“Faresti mai entrare degli adulti sconosciuti in casa tua o, peggio ancora, dentro la camera di tuo figlio, chiudendoli perfino a chiave dentro? Se gli hai dato uno smartphone, ricordati che lo stai già facendo tutti i giorni, da chissà quanto tempo. Se ancora non ne possiede uno, spiegagli come funziona e fallo stare il più possibile disconnesso.”
“Il dubbio.
Vorrei che il mio romanzo generasse il dubbio.
Che ogni ragazzo che prende in mano uno Smartphone avesse il dubbio sul suo reale utilizzo. Che gli arrivasse a tremare la mano, quando posta una foto sui social. Perché non è un problema di privacy. Non è un problema di dipendenza.
È molto più grande il problema. Infinitamente più grande. Quanto vale la sua libertà? Quanto vale la sua identità?”
Lamberto Burgassi